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Meglio software standard o su misura? Tutto quello che devi sapere oggi!

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Nel mondo del software aziendale, ci sono domande che sembrano eterne. Una di queste, tra imprenditori, manager e responsabili IT, è senza dubbio: “Meglio affidarsi a un software standard o su misura?” E da questo spunto è partita la nostra idea di organizzare una Unconference, alcuni giorni fa, presso la sede di Modena di Confindustria, un evento senza scalette predefinite e senza risposte già scritte, dove a parlare sono state le esperienze, i dubbi e le ambizioni delle aziende che oggi stanno davvero trasformando il modo in cui lavorano. In questo articolo vogliamo raccontarti cosa è emerso da questo momento di condivisione per aiutarti a orientarti di fronte a questo dilemma.   Il dilemma: software standard o su misura, chi si adatta a chi? Durante la prima parte dell’incontro, la domanda emersa con più forza è stata chiara: deve essere l’azienda ad adattarsi al software, o il software all’azienda? Quando si parla di software standard o su misura, la risposta non può essere netta. È una questione meno banale di quanto sembri. Da un lato, il software standard, quello pronto all’uso, offre spesso affidabilità, soprattutto in settori regolamentati come la contabilità o le risorse umane. Ma chi ha provato ad adottarne uno sa bene quanto possa essere difficile forzare i propri flussi operativi per piegarsi a logiche esterne, che spesso non riflettono la cultura e il modo di lavorare dell’organizzazione. Dall’altro, sviluppare un software su misura permette di rispettare i processi esistenti e modellare la tecnologia sulle reali esigenze aziendali. È la soluzione ideale? Dipende. Perché il rischio, in questo caso, è di congelare inefficienze, stratificazioni, abitudini che forse sarebbe meglio mettere in discussione. Il punto di vista, nel corso dell’evento, è stato lo stesso per molti: ogni progetto software è, o dovrebbe essere, l’occasione per fare ordine. Ma questo accade solo se si è disposti a ripensare i propri processi. Altrimenti, anche il miglior software custom diventa un’occasione sprecata.   Cosa cercano davvero oggi le aziende tra software standard o su misura? Ascoltando le voci in sala sono emersi con forza tre bisogni trasversali. Indipendentemente dalla scelta tra software standard o su misura, le aziende non vogliono semplicemente un software funzionante. Vogliono strumenti capaci di accompagnarle nel cambiamento. Cercano flessibilità nei flussi, la possibilità di modificare ruoli e operatività in tempi rapidi, anche in risposta a eventi imprevisti. Vogliono autonomia operativa, soprattutto da parte dei team non tecnici, che chiedono soluzioni configurabili ma non complesse. E infine, desiderano un’esperienza utente curata, con interfacce pensate per chi lavora ogni giorno con il software, anche senza competenze IT. È per questo che, oggi, molte aziende guardano con interesse a soluzioni ibride: configuratori visuali, piattaforme low-code o modulari, ambienti che permettono modifiche rapide senza riscrivere tutto da zero. Il punto non è “quanto posso personalizzare”, ma “quanto posso governare il cambiamento”. La parola chiave che ci ha accompagnato è proprio questa: governabilità. Come trasformare la scelta tra software standard o su misura in un vantaggio competitivo? Uno dei passaggi più intensi del nostro evento è stato quello dedicato alle opportunità, di cosa significa trasformare un progetto digitale in un vero asset aziendale. La risposta è tanto semplice quanto impegnativa: serve un software che risponda a obiettivi condivisi, costruito attraverso un dialogo trasparente tra cliente e fornitore. Conta cosa si fa, certo, ma ancora di più perché e come lo si fa. Per alcuni imprenditori, nel tempo, i software su misura sono diventati uno standard interno e, in alcuni casi, un benchmark per l’intero settore. Ma questo salto è possibile solo quando il progetto nasce da una visione chiara e condivisa. Quando chi commissiona il lavoro sa raccontare bene il proprio business, coinvolge gli attori giusti fin da subito e lavora a fianco del fornitore, trasformandolo in partner strategico. In questo, il ruolo del cliente è centrale. Non basta “ordinare” un gestionale. Bisogna raccontare, decidere, costruire insieme.   Il software ha un costo? Vero, ma puoi ridurlo anche del 50% Un altro punto, spesso sottovalutato, è il tema della finanza agevolata. Sviluppare un buon software richiede un investimento. Ma esistono strumenti concreti per abbattere questo costo, senza rinunciare alla qualità. Tra voucher per l’innovazione, crediti d’imposta, bandi regionali e nazionali, finanziamenti per la formazione digitale, le aziende possono coprire anche la metà dell’investimento. Il problema? Molti non ne sono consapevoli o non sanno come muoversi. Qui entra in gioco un altro aspetto chiave di questa opportunità: affidarsi a partner specializzati per costruire piani finanziati, sostenibili e in linea con le esigenze dell’azienda.   La chiave di tutto: il software deve far lavorare meglio le persone Al di là della scelta tra software standard o su misura, il punto fondamentale è che il software sia uno strumento che aiuta davvero le persone nel loro lavoro quotidiano. Il valore non sta nella tecnologia in sé, ma nel processo di ascolto, analisi, collaborazione e miglioramento continuo che accompagna lo sviluppo. Per questo, in DotEnv, il metodo seguito prevede un percorso articolato: dall’analisi dei bisogni, alla progettazione UX/UI, dallo sviluppo al testing rigoroso, fino alla manutenzione continua, sempre con l’obiettivo di far evolvere il software insieme all’azienda. Insomma, l’Unconference DotEnv, primo banco di prova esclusivo per la nostra azienda, si è trasformata in una fucina di condivisione di tanti punti di vista. È stata un’occasione intima per dare voce alle aziende, agli imprenditori, per fornire con onestà risposte a domande all’apparenza semplici ma che nascondono spesso parecchie insidie. Se ti appassiona questo format e vuoi essere dei nostri alla prossima Unconference, seguici! E se stai cercando un partner tecnologico che ti supporti nelle sfide quotidiane della tua azienda, siamo pronti a costruire con te la soluzione giusta. Contattaci ora!

Career Day 2020: DotEnv ospite online a Unife

DotEnv sarà ospite quest’anno al Career Day di Unife, un evento di recruiting che nasce con lo scopo di mettere in contatto la domanda e l’offerta di lavoro e di fornire informazioni per orientare nelle scelte i giovani. Un evento annuale, che si terrà nelle date del 28 e 29 ottobre, interamente dedicato all’incontro degli studenti con il mondo del lavoro.

All’evento, che quest’anno ospiterà oltre sessanta tra aziende, associazioni di categoria e ordini professionali, noi di DotEnv illustreremo la nostra realtà aziendale ai giovani in procinto avvicinarsi al mondo delle web software solutions.

ISO 9001: l’importanza della politica della qualità per una software house

Stiamo lavorando per ottenere la certificazione ISO 9001:2015 per il campo di applicazione “Progettazione, sviluppo e assistenza post-vendita di servizi software e applicativi”, assicurando l’assoluta adesione ai principi su cui si basa.

Un’attestazione che definisce e sancisce il metodo di lavoro di DotEnv, per dare garanzia ai nostri clienti di una filiera di progettazione e sviluppo software basata su procedure ben precise, test di collaudo, fornitori sicuri e verifica continua delle competenze del nostro team.

Il flusso di lavoro del team DotEnv: qualità, efficienza, collaborazione

Se ci segui da un po’ sai che siamo una Software Factory che fa dell’innovazione il proprio punto di forza. Ogni giorno progettiamo e sviluppiamo soluzioni digitali capaci di migliorare il flusso delle aziende che si affidano alle nostre competenze. Ma, di preciso, quali sono gli step che seguiamo?

Hai solo un modo per scoprirlo: continua a leggere!

I vantaggi delle partnership aziendali

Il meccanismo di partnership è un modo per adattarsi ai mercati, agli scenari economici in continua evoluzione e permette di rispondere in maniera adeguata alle esigenze dei clienti. Le collaborazioni permettono ai soggetti coinvolti vantaggi reciproci, a partire dall’aumento della popolarità della propria azienda, al raggiungimento di nuove competenze e consapevolezze. Siamo sempre stati convinti circa l’importanza di fare rete, specialmente nella nostra realtà professionale. Questo si traduce nella nostra ricerca quotidiana per dare vita a partnership, più o meno formalizzate, per poter ampliare la nostra esperienza e affrontare nuove sfide.

DotEnv: le origini del nome della nostra azienda

Se sei venuto/a in contatto con la nostra realtà, ti sarà probabilmente capitato di chiederti: ma cosa significa DotEnv? È forse un acronimo o l’abbreviazione di due parole fuse insieme?

Nel linguaggio informatico, DotEnv indica un file di configurazione che si usa in quasi tutti gli applicativi e permette di gestire la configurazione di un software. Il file .env (dot env, appunto) è al contempo molto complesso: se, da un lato, è estremamente utile e utilizzato, dall’altro non è semplice da creare. Infatti, per poterlo inserire correttamente nel codice sorgente occorre conoscere perfettamente il contesto della soluzione software e avere chiaro il suo perimetro di applicazione.

Obiettivi 2021: Capitale umano e valori aziendali

Un anno come il 2020 non permette di fare un bilancio oggettivo a causa del carico emotivo che gli eventi hanno portato a livello umano, ma di sicuro getta una base sulla quale impostare gli obiettivi per il 2021.

Siamo infatti riusciti a mettere dei punti fermi nella nostra mission aziendale, basandoci sui valori cardine che ogni giorno ci spingono a lavorare: abbiamo una sede fisica nella quale lavorare in armonia, un gruppo affiatato che persegue e raggiunge gli obiettivi, una solida rete di relazioni professionali per aumentare le opportunità di business, l’adesione alle associazioni di categoria che definiscono ancora meglio la nostra realtà lavorativa.

Ed è proprio da qui che siamo ripartiti questo gennaio, per definire gli obiettivi da raggiungere, per attirare nuovi clienti ai quali offrire le nostre web software solutions.

Le associazioni di categoria: Sinergie collaborative

Fare impresa significa entrare in contatto con il territorio in cui si opera anche attraverso la costruzione di sinergie con le associazioni di categoria, cercando di coglierne le potenzialità e sviluppando nuove opportunità. DotEnv si è associata a Confindustria Emilia Area Centro per essere parte attiva nel processo di costruzione del tessuto imprenditoriale.

Novità e cambiamenti: la sede DotEnv

Un anno come il 2020 nessuno se lo aspettava di certo, ma è altrettanto certo che da ogni criticità nascano sfide stimolanti. Questo settembre quindi ancora di più sancisce l’inizio di un nuovo anno lavorativo, non solo per cambiare la prospettiva dei mesi che lo hanno preceduto, ma per porre le basi ad un futuro imprenditoriale che ha bisogno di novità e cambiamenti.