
Immagina di spiegare un’immagine che ha forma solo dentro alla tua testa. Per far capire agli altri cosa intendi devi scegliere accuratamente le parole e usare una descrizione più dettagliata possibile. Tuttavia, come fai a sapere se l’immagine che si è formata nella mente del tuo interlocutore coincide con quella pensata da te? Non puoi, a meno che non vi mettiate entrambi a disegnarla su un foglio di carta.
Con Midjourney, invece, puoi metterti alla prova: tu scrivi una descrizione testuale e il software, attraverso l’uso dell’Intelligenza Artificiale, ti restituisce un’immagine in meno di sessanta secondi.
Oggi ti spiego perché abbiamo scelto di utilizzare Midjourney per costruire la nuova immagine aziendale di DotEnv.
Perché DotEnv ha scelto Midjourney
Come dichiarato sul loro sito, Midjourney è “un laboratorio di ricerca indipendente che esplora nuovi mezzi di pensiero ed espande i poteri immaginativi della specie umana”, ma è anche il nome del programma di IA del laboratorio che crea immagini da descrizioni testuali.
Per quanto si possa pensare che dietro a una software factory ci siano persone estremamente oggettive, serie e lineari, in realtà il nostro team ha un’ottima dose di creatività. Proprio per questo abbiamo scelto di utilizzare Midjourney per (quasi) tutte le grafiche presenti nel nostro Blog e sui nostri social media. Ho scritto “quasi” perché i volti dei collaboratori continueranno a essere presenti: se da un lato sfruttiamo i vantaggi dell’Intelligenza Artificiale, dall’altra continueremo sempre a metterci la faccia!
Ora, quando decidiamo di trattare un determinato argomento nelle nostre comunicazioni, pensiamo sempre a come descriverlo a Midjourney. Grazie a una serie di parole chiave, frutto di un iniziale brainstorming, il software ci restituisce delle immagini in alta definizione personali e totalmente uniche.
Ecco un esempio:
frozen glass tree with frozen glass flowers, ray of light, detailed and intricate environment, materiality, unreal engine, octane render, hyper detailed, hyper quality, hyper realistic, insanely detailed, 8k, global illumination, volumetric light, soft studio light, high contrast, creative, post production --ar 8:6 --no leaves --upbeta --testp --creative --upbeta
Per quanto possa sembrare semplice, la generazione di immagini con l’AI è un’operazione molto complessa: è fondamentale descrivere nel modo più dettagliato possibile l’immagine che hai in testa o il concetto che vuoi rendere visivamente. Pensi di essere in grado di descrivere esattamente ciò a cui stai pensando? Sai tradurre in lettere le tue emozioni?
Da qualche mese a questa parte mi sono messo in gioco con questo nuovo strumento. È una bella sfida perché occorrono concentrazione, introspezione e autocritica per generare immagini con Midjourney. Quando inizierai a usarlo anche tu, infatti, ti renderai conto che non è per niente facile ottenere al primo colpo il render dell’immagine che stai cercando di descrivere. Trovo molto strano “scrivere” e “confidare” a un software un’immagine che racchiude, inevitabilmente, qualcosa di me e del mio sguardo sul mondo.
Mi sono messo in gioco anche perché ogni giorno devo imparare sempre meglio il funzionamento di questo software e del suo algoritmo. Infatti, bisogna leggere attentamente le istruzioni prima di procedere a compilare il prompt di Midjourney, dal momento che ci sono numerose sigle in grado di restituire un risultato finale completamente diverso. Tali sigle servono, ad esempio, a decidere quanto vuoi che sia astratta l’immagine, il suo grado di dettaglio e cura e il formato. Attraverso tali sigle puoi addirittura scegliere quale stile artistico dare alle tue “creazioni”, come impressionismo o puntinismo.
Una domanda sorge spontanea: il mondo della creazione grafica e artistica fino a oggi conosciuto rischia di essere minacciato dalle potenzialità di Midjourney? Per ora non c’è una risposta.
Per accedere a Midjourney occorre avere un account sull'app di messaggistica Discord: come se fossi in una chat privata, digiti il testo e ottieni l’immagine.
Quando non sono soddisfatto del risultato ottenuto, modifico o rendo più precisa la mia descrizione, in modo che il software mi restituisca l’immagine più vicina possibile all’idea che ho in testa. Midjourney è un chiaro esempio di come l’AI può essere al servizio delle capacità umane.




