
Dopo il corso all’Istituto Cappellari a Ferrara, Michele ha avuto qualche esperienza come stagista prima di arrivare in DotEnv, dove ha potuto mettere a frutto gli studi. È infatti il junior frontend developer del team. Da sempre appassionato di videogiochi – costante che troviamo in tutto il comparto tecnico – non poteva scegliere un’altra strada se non quella del codice.
Nonostante la giovane età, Michele è determinato nel proseguire la carriera da sviluppatore frontend; il motto che lo caratterizza è una massima di Frank Lloyd Wright: “Si realizzano sempre le cose in cui credi realmente; e il credere in una cosa la rende possibile”. Perché la determinazione e la costanza nel perseguire gli obiettivi può solo portare risultati. Ed è proprio questo spirito di costante crescita che gli ha permesso di seguire i suoi sogni e realizzarli.
È un ragazzo educato e riflessivo, caratteristiche che gli hanno permesso di integrarsi ai ritmi di lavoro di un gruppo già consolidato, tramite il continuo confronto con i colleghi.
La sua umiltà, dote assai rara in un mondo sempre più di apparenza e di voci alte, è una caratteristica che nel gruppo fa la differenza: pronto ad ascoltare, calcola bene i propri passi e le proprie azioni, non per timore ma per essere certo del risultato.
Il suo ruolo di frontend developer
fa emergere un altro lato del suo carattere: molto severo con se stesso, prende a cuore gli eventuali incidenti di percorso, sui quali poi ragiona e lavora in modo da rendere ancora più performante il suo contributo nella progettazione delle lavorazioni.
Chi si occupa del frontend deve avere insita una spiccata empatia, poiché il risultato del lavoro determina l’esperienza dell’utente nel momento dell’interazione con un sistema. Michele, quindi, svolge un lavoro determinante, e in questo è affiancato da Enrica Ferro, senior frontend developer. La loro simbiosi è fondamentale per riuscire ad ottenere la migliore esperienza per l’utente, per cui si tratta di un passaggio fondamentale nel processo delle web software solution. È il momento in cui gli sviluppatori devono entrare in empatia con l’utente, rendendo inclusiva l’esperienza sul web, tramite un’interfaccia grafica intuitiva, efficiente e coinvolgente, di supporto al backend per migliorare l’esperienza utente.





